#WOC2016: il racconto della passione di un grande campione

Non potrei immaginarmi come sarebbe la mia vita se non lavorassi col caffè”.  Ci troviamo nella verde Dublino, che quest’anno ha fatto da sfondo alla sedicesima edizione della rinomata fiera itinerante World of Coffee, organizzata dalla Speciality Coffee Association of Europe (SCAE).

Nello stand Astoria il campione mondiale per la categoria “Coffee in Good Spirits Michalis Dimitrakopoulos ci sorride orgoglioso e soddisfatto. Ha appena concluso la sua esibizione e noi ci avviciniamo per chiacchierare un po’ con lui, che ci accoglie con grande entusiasmo.

Ciao Michalis. Congratulazioni per la tua vittoria a Shanghai! Qual è stata la prima cosa che ti è passata per la testa quando hai scoperto di essere il nuovo World Coffee in Good Spirits Champion?

Per me è stato assolutamente incredibile! Avevo passato davvero molto tempo a prepararmi e a esercitarmi, ma non mi era mai passato per la testa di poter arrivare primo. È stato il regalo più bello, sia per me, che per i miei amici.

Com’è stato per te utilizzare la Plus4You per preparare il caffè alla base dei tuoi cocktail?

La Plus4You è stata fantastica! Mi ha permesso di ottenere la consistenza e l’equilibro che volevo. Mi è stata molto utile la funzionalità che permette di cambiare la temperatura dei gruppi e in questo modo ho potuto giocare con l’acido e l’amaro.

Che impressione ti hanno fatto le macchine per caffè Astoria viste a Dublino?

Astoria si supera ogni giorno! Tutte le macchine seguono una filosofia del tutto nuova quando si tratta del caffè.

Ti sei esibito in performance di  alto livello nello stand Astoria. Hai trovato i visitatori particolarmente coinvolti?

I visitatori erano sempre molto curiosi di saperne di più riguardo la “terza onda del caffè” e in che modo le macchine possano fare la differenza in un semplice caffè.

Facciamo un passo indietro. Che origini ha la tua carriera nel mondo del caffè?

Tutto è iniziato nel 2009. All’epoca ero un cliente fisso di un coffee shop di Patra, il paesino da cui provengo, dove il mio caro amico Nikos Apostolopoulos lavorava come capo barista. Lui è stato la prima persona a intravedere il mio amore per il caffè, così un giorno mi ha proposto di diventare un apprendista barista accanto a lui.

Qualche anno dopo mi trovavo ad Atene per un coffee tour. Tasos Delichristos, che è stato il World Coffee in Good Spirits Champion nel 2008, mi ha offerto un lavoro al “The Underdog“, dove lavoro tuttora insieme ad altri campioni fantastici.

Nel 2016 sono diventato per la prima volta campione greco di Coffee in Good Spirits e poi campione mondiale, durante l’Hotelex di Shanghai.

Ti ricordi il tuo primo cocktail a base di caffè? Sinceramente, com’era?

Ho provato a fare il primo coffee spirit quando lavoravo al “The Underdog”. È stato stupendo, non avevo mai provato a fare niente del genere prima di allora e secondo me il risultato non è stato niente male!

Come crei gli abbinamenti per i tuoi cocktail?

Ogni caffè può migliorare se abbinato ai giusti tipi di spirit. Il mio lavoro consiste in una sperimentazione continua finalizzata a trovare il giusto bilanciamento tra gli ingredienti.

Ci puoi rivelare qual è il tuo coffee spirit preferito? Che canzone suggeriresti come soundtrack per gustarlo a pieno?

Il mio preferito è stato quello che ho fatto durante il World Coffee in Good Spirits Championship di quest’anno. L’ingrediente principale, oltre al caffè, era il rum, che io adoro, e che secondo me si sposa bene con la musica soul-house.

Cosa provi ancora oggi quando prepari il caffè?

Mi sento come un bambino. Quando preparo il caffè emerge tutto l’amore e la passione che non pensavo avrei mai provato nei confronti di una semplice bevanda, che per me rappresenta tutto.

Che immagini ti evoca il profumo del caffè?

Quando sento il profumo del caffè per me è come l’inizio di un gioco: ogni volta sento che devo scoprire le sensazioni reali che mi trasmette, per riuscire poi a spiegarle alle altre persone.

Come vedi il tuo futuro nel mondo del caffè?

Vorrei continuare a lavorare al “The Underdog“, facendo anche parte della famiglia Astoria. Vorrei continuare a crescere come barista, che è ciò che amo fare, preparando caffè per persone che sanno riconoscere la qualità.