#TheCoffeeRoad: un ponte tra Oriente e Occidente

Il viaggio è sempre una scoperta e un incontro di culture diverse, che porta con sé un bagaglio pieno di immagini, emozioni e conoscenze. Sin dall’antichità l’uomo ha sentito l’esigenza di muoversi e ampliare i propri orizzonti.

Tuttavia, mentre oggi siamo abituati a viaggiare anche per turismo e divertimento, nel passato le persone si spostavano soprattutto per necessità, alla ricerca di cibo, di materie prime o nuove rotte commerciali. L’epoca più importante, da questo punto di vista, è stata quella dei grandi viaggi di esplorazione che tra il XV e XVI secolo portarono a scoprire il continente asiatico e a rivedere le proprie concezioni geografiche, filosofiche e antropologiche. Una progressiva integrazione che trova la sua massima espressione nella Via della Seta, complesso sistema di vie di comunicazione che per molti secoli creò un ponte tra Oriente e Occidente, estendendosi per circa 8.000 chilometri, dalla città cinese di  Chang’an (adesso Xian) fino a Roma.

La Via della Seta diede vita ad uno scambio non solo commerciale, ma anche intellettuale, linguistico e culturale. Proprio come si propone di fare il progetto #TheCoffeeRoad che Astoria ha lanciato in occasione della sponsorizzazione, per il secondo anno consecutivo, delle finali World Latte Art Championship e World Coffee in Good Spirits Championship in programma a Shangai dal 29 marzo al 1 aprile nell’ambito di Hotelex 2016. Il caffè diventa così simbolo di unione tra culture, d’incontro e di scambio com’è stata in passato la Via della Seta.

La storia racconta che il caffè fece la sua prima comparsa in Cina quando un missionario francese, nell’ultima decade del 1800, ne piantò alcuni chicchi nella provincia della YunNan, nel sud-ovest del Paese. Da allora il caffè è diventato sempre più di moda tra la popolazione cinese, soprattutto nella classe medio-alta, a discapito del tè, classica bevanda della tradizione, tanto che negli ultimi anni la produzione è passata da 104 mila sacchi da 60 chilogrammi del 1998 all’incirca a 1,5 milioni di oggi. E potrebbe arrivare a 2,8 milioni di sacchi da 60 chili entri il 2020.

Il progetto #TheCoffeeRoad avrà quindi un duplice obiettivo: creare nuove sinergie tra Oriente e Occidente e, allo stesso tempo, celebrare la cultura, la storia e la tradizione dell’ex Impero Celeste attraverso il potere dell’illustrazione.

Protagonista assoluta la Plus4Champions di Astoria, macchina ufficiale dei World Latte Art Championship e World Coffee in Good Spirits Championship, che per la speciale occasione verrà personalizzata con illustrazioni che spaziano da simboli storici quali  la Grande Muraglia e la Città Proibita a elementi della cultura cinese quali il Dragone e lo Sanxing passando per la rappresentazione di ambienti e soggetti che hanno contraddistinto la storia cinese fino all’era moderna. Ovviamente ci sarà spazio anche per il veneziano Marco Polo, viaggiatore instancabile e conoscitore appassionato dell’Oriente, nonché primo europeo a descrivere nel dettaglio le meraviglie dell’Asia e della Cina.